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S1_DTM_R2

Ci era probabilmente rimasto male Samuele Ferrari a Hockenheim, quando dopo avere dominato la gara sin dall'inizio stava probabilmente già pregustando la vittoria, salvo poi essere beffato dalla strategia di Gianluca Rosi, che scegliendo a sorpresa di completare la gara senza pit stop è riuscito a mantenere la prima posizione ereditata con le soste degli altri fino alla bandiera a scacchi.
Ovviamente quando un top driver tenta un grande azzardo strategico che poi si rivela vincente si gioca una sorta di jolly, perchè se l'azzardo funziona è praticamente sicuro che già dalla gara successiva sarà imitato anche dagli altri top drivers, e questo è esattamente ciò che è successo a Zolder, dove tutti i piloti hanno preferito spremere le gomme al loro limite facendole durare per tutti i 55 minuti di gara piuttosto che perdere oltre 30" ai box per sostituirle, anche perchè sul tortuoso e stretto tracciato belga è difficilissimo e rischioso effettuare sorpassi, per cui chi avesse effettuato una sosta sarebbe poi rimasto imbottigliato nel traffico e non avrebbe mai e poi mai recuperato il tempo perso ai box.
A Zolder è andata quindi in scena una gara lineare, dove c'era ben poco da inventarsi dal punto di vista strategico e la posizione in qualifica contava tantissimo, probabilmente più che su qualsiasi altra pista di questo campionato, anche se chi è stato più bravo a gestire le gomme e a non commettere errori è comunque stato premiato, dato che nonostante i pochi sorpassi l'ordine di arrivo della gara è comunque piuttosto diverso da quello di partenza, anche nella parte alta della classifica.
Samuele Ferrari è apparso subito voglioso di riscattare la beffa della gara di apertura, e si è preso la pole position con poco meno di due decimi di margine su Massimo Masetti e quasi quattro sul vincitore di Hockenheim Gianluca Rosi, mentre in seconda fila accanto a lui si è qualificato un ottimo Cesare Penco, alla sua prima gara in assoluto con auto a ruote coperte. Top five completata da Marco Panero, mentre fra coloro che avevano ben figurato nella gara di due settimane fa si registra la prestazione deludente dei piloti del Drive-in Autosport Giuseppe Urso e Mauricio Dos Santos, rispettivamente 17° e 22°, e anche Alex Tarantino ha faticato più del previsto, piazzandosi in settima posizione sulla griglia di partenza.
Da notare la buona prestazione del famoso youtuber e pilota Alberto "Naska" Fontana, che al suo ritorno alle corse virtuali con i colori del Fast & Aged dopo numerosi anni di assenza ha piazzato la sua BMW in tredicesima posizione a 1,1" dalla pole, un risultato molto più incoraggiante di quello che potrebbe sembrare perchè la combo DTM - Zolder non è esattamente la più facile per uno che torna a correre dopo parecchio tempo.
Allo start tutto regolare nelle prime posizioni, mentre nella parte centrale del gruppo si è verificata una serie di contatti che seppur non violentissimi hanno coinvolto e fatto finire nelle vie di fuga in sabbia parecchi piloti fra cui proprio Alberto Naska, che dopo una manciata di curve si è subito ritrovato nelle retrovie. A metà del primo giro Cesare Penco ha guadagnato la terza posizione ai danni di Gianluca Rosi, mentre pochi istanti dopo due incidenti separati hanno mandato in testacoda anche Giorgio Simonini e Alex Tarantino, che sono sprofondati nelle ultimissime posizioni, con la Direzione Gara che ha scelto di impiegare la Safety Car.
Pochi minuti dopo la ripartenza, Massimo Masetti ha commesso un errore che ha permesso a Cesare Penco di soffiargli la seconda posizione, con Rosi che per poco non ne ha approfittato anche lui. Questo cambio di posizione è stato l'ultimo per quanto riguarda la parte alta della classifica, perchè a 41 minuti dalla bandiera a scacchi la classifica nelle prime 7 posizioni era già uguale a quello che sarebbe stato l'ordine di arrivo finale.
Non è tuttavia stata una gara noiosa, perchè nella seconda parte del gruppone le lotte non sono affatto mancate, in particolare è stato molto avvincente il duello fra Urso e Simonini nonostante in palio ci fosse solo il 16°, col pilota del Drive-in Autosport autore di una spettacolare difesa millimetrica all'esterno, anche se pochi secondi dopo i due sono venuti al contatto alla delicatissima Kleine Chicane, intraversandosi in mezzo alla pista e coinvolgendo in un ennesimo incidente il povero Alberto Naska, che trovandosi i due avversari intraversati in mezzo alla pista si è dovuto buttare sulla sabbia per evitare il contatto, ma è stato speronato da Urso che proprio per liberare la pista si stava dirigendo nella via di fuga, ignaro del fatto che proprio in quel momento la stava usando Naska proprio per evitare l'incidente. Qualche minuto prima inoltre si era ritirato Alex Tarantino, anche lui come Alberto Naska "preso di mira" e coinvolto incolpevolmente in incidenti sin dal primo giro.
Verso metà gara il pit stop di Alberto Naska aveva fatto venire il dubbio che anche in questa gara avremmo potuto vedere strategie differenti con piloti che sceglievano di fermarsi e altri che cercavano di arrivare al traguardo senza pit stop, oppure addirittura che su questa pista il consumo delle gomme fosse così alto da non permettere di completare la corsa senza fermarsi, e infatti al suo rientro in pista dopo la sosta i tempi di Naska erano del tutto simili a quelli dei battistrada, per cui il sospetto che le gomme non sarebbero riuscite a durare per tutta la gara si è fatto sempre più insistente, anche se nei successivi 7-8 minuti ogni dubbio è stato definitivamente fugato dato che nessun altro pilota si era fermato.
Si è venuto poi a sapere che in realtà il pit di Alberto Naska non era parte della strategia originaria ma lo aveva effettuato per riparare i pesanti danni che aveva rimediato nei due incidenti in cui era stato incolpevolmente coinvolto, sperando magari di recuperare il tempo perso grazie al fatto di avere pista libera e magari sfruttando anche qualche altro eventuale incidente dei piloti davanti: questa scelta stava dando i suoi frutti, perchè dopo la sosta era fra i piloti più veloci in pista e stava guadagnando tantissimo sui piloti che aveva davanti e forse nel finale ne avrebbe pure raggiunto qualcuno, ma a circa 20 minuti dalla bandiera a scacchi è stato raggiunto dal gruppo dei primi e ha quindi deciso di ritirarsi dalla corsa per non creare nessun tipo di intralcio ai piloti che avrebbero dovuto doppiarlo, conscio anche del fatto che ormai col tempo che avrebbe perso a farsi doppiare non avrebbe avuto nessuna possibilità di schiodarsi dal 21° posto.
Nel finale di gara a tenere banco è stato il duello per il secondo posto fra Cesare Penco e Massimo Masetti, col pilota del Fast & Aged che dopo aver perso la posizione con un errore nelle fasi iniziali ha gradualmente ridotto il suo svantaggio dall'alfiere del Rivetto Racing Team, ma la pista di Zolder non offre grandi opportunità di sorpasso se il pilota davanti non commette errori, e Penco è stato molto bravo a gestire la pressione e a non offrire nessuna chance al rivale, che pur arrivandogli in certi momenti a meno di mezzo secondo di distacco non è mai riuscito a sferrare un vero attacco. La vittoria è andata così a Samuele Ferrari, che dopo la beffa di Hockenheim si è rifatto alla grande con un grand chelem (pole, vittoria, giro veloce e tutti i giri in testa) che lo pone in testa al campionato con tutti i propositi di rimanerci fino alla fine.
Secondo posto per Cesare Penco che ha dimostrato di andare fortissimo anche con le ruote coperte, ed è un peccato che non abbia disputato la gara di apertura perchè sicuramente avrebbe potuto anche lui lottare per le prime posizioni in campionato. Gradino più basso del podio per Massimo Masetti che conferma lo stesso piazzamento di Hockenheim ma forse in questo caso con un pizzico di rammarico per l'errore delle fasi iniziali, mentre il vincitore della gara inaugurale Gianluca Rosi si è dovuto accontentare del 4° posto difeso fin sulla linea del traguardo dall'assalto di Stefano Delzoppo che lo aveva affiancato all'uscita dell'ultima curva e gli è finito dietro di soli 31 millesimi.
Buon 6° posto di Andrea Capoccia, che nelle tre gare fin qui disputate su Esportseries si è sempre dimostrato veloce e concreto, mentre alle sue spalle il suo compagno di squadra Simone Fedele si dimostra anche lui un ottimo pilota confermando quanto di buono aveva fatto vedere nella gara del GT3 a cui aveva preso parte di recente. Ottavo posto per il pilota privato Damiano Moretti, che migliora di molto il 16° posto ottenuto nella gara inaugurale del campionato, mentre a completare la top ten abbiamo Marco Panero e Matteo Sorgiacomo.
Se questi risultati dovessero essere confermati dalla Direzione Gara, in campionato avremmo tre piloti in fuga, con Samuele Ferrari in testa a quota 95 punti, seguito da Gianluca Rosi a 5 lunghezze di distacco e da Massimo Masetti a -11 dalla vetta, mentre i piloti dal 4° posto in giù hanno già un distacco pesante di oltre 30 punti che ben difficilmente sarà recuperabile. La prossima gara è in programma il 29 aprile sulla pista tedesca del Lausitzring, che ospita anche le gare del DTM reale. Inaugurato nel 2000, è un impianto molto particolare soprattutto per gli standard europei, perchè fra i tanti layout possibili ha anche un triovale da 2 miglia, che dal 2001 al 2003 ha ospitato la Champ Car, antenata di quella che ora è la Indycar.
La pista è ben presto diventata famosa ma purtroppo non per dei bei motivi, infatti nel 2001 nel giro di pochi mesi è stata teatro prima dell'incidente fatale di Michele Alboreto mentre era alle prese con una sessione di test sull' Audi R8 Sport, e poi del terribile incidente di Alex Zanardi nella gara di Champ Car, in seguito al quale il pilota italiano perse entrambe le gambe. Negli anni successivi su questa pista si sono disputate gare del DTM e del mondiale Superbike, ma nel 2017 l'impianto è stato acquistato dal gruppo DEKRA e da allora viene utilizzata solamente come pista di prova. L'appuntamento è per le 21:30 di lunedì 29 aprile sul nostro canale youtube per la diretta di qualifiche e gara.
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